Fondo Regionale per l’imprenditoria femminile (Women New Deal)

La Regione Emilia-Romagna ha istituito un fondo per favorire la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali a prevalente conduzione femminile e per promuovere la presenza delle donne nelle professioni.

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E’ previsto un contributo a fondo perduto pari al 40% del progetto approvato per un importo massimo di 30.000€. La dotazione iniziale del fondo è di 1 mln di euro (al quale sono stati aggiunti ulteriori 700 mila euro con assestamento di bilancio).

 

La richiesta di contributo deve essere obbligatoriamente abbinata ad una domanda di finanziamento a valere sul Fondo Starter oppure Fondo Microcredito (in quest’ultimo caso il finanziamento viene erogato da Artigiancredito).

Le domande possono essere presentate dal 13 settembre 2021 (si vedano info di dettaglio sul sito di Artigiancredito - link riportati in calce).

 

Possono accedere le imprese femminili così come identificate dalla Legge 215/92 avviate da non più di 5 anni dalla data di presentazione della domanda e attive alla data di presentazione. Per accedere al Fondo Microcredito le imprese devono avere un fatturato non superiore a 200 mila euro.

 

Spese ammissibili dal Fondo Starter:

  • Interventi su immobili strumentali (acquisto, ampliamento e/o ristrutturazione)
  • Acquisto di macchinari, attrezzature, hardware e software e arredi strettamente funzionali;
  • Acquisizione di brevetti, licenze, marchi, avviamento;
  • Spese per la partecipazione a fiere e interventi promozionali;
  • Spese per il personale adibito al progetto;
  • Acquisto di materiali e scorte;
  • Spese per la locazione dei locali adibiti ad attività (risultante da visura come sede principale o unità locale);
  • Spese per la produzione di documentazione tecnica necessaria per la presentazione e rendicontazione, parziale e finale, della domanda (es.: business plan).

 

Spese ammissibili dal Fondo Microcredito:

  • Acquisto di beni, comprese le materie prime necessarie alla produzione di beni o servizi e le merci destinate alla rivendita, o di servizi strumentali all’attività svolta;
  • Pagamento di corsi di formazione, anche di natura universitaria o postuniversitaria, volti ad elevare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali del lavoratore autonomo, dell’imprenditore e dei relativi dipendenti;
  • Esigenze di liquidità connesse allo sviluppo dell’attività compreso il costo di personale aggiuntivo;
  • Investimenti in innovazione di prodotti e soluzioni di ICT, sviluppo organizzativo, messa a punto di prodotti e/o servizi.

 

L’importo del finanziamento (al netto del contributo a fondo perduto) non potrà essere inferiore a 20.000 euro (nel caso del Fondo Starter) oppure a 5.000 euro (Microcredito). L’intero importo del progetto ammesso deve essere coperto dal finanziamento sommato al fondo perduto.

 

Il contributo verrà concesso con delibera del Comitato di Valutazione (Microcredito e Starter) e i soggetti richiedenti riceveranno apposita comunicazione.

Il contributo verrà liquidato in seguito alla ricezione della rendicontazione finale, dopo che il gestore avrà verificato la realizzazione del progetto finanziato, in linea con il piano dei costi approvato.

Il contributo viene concesso in regime de minimis e la spesa ammessa non sarà compatibile con altri aiuti.

Sulle spese soggette a contributo vige il divieto di cumulabilità con altri contributi in conto capitale.

 

Per presentare le domande i clienti possono rivolgersi agli uffici CNA/Confartigianato.

Per maggiori informazioni consultare i seguenti link:

https://fondostarter.artigiancredito.it

https://www.artigiancredito.it/Microcredito/Introduzione.aspx

 

Per maggiori informazioni, scarica la presentazione a questo LINK, oppure compila il form sottoriportato.